Migliore, più sociale, nel nuovo appalto del verde c’è anche il taglio dell’erba «a mosaico»

Il Comune ha assegnato il 15 aprile il nuovo appalto di gestione del verde pubblico. Lo ha conquistato un gruppo che riunisce tre cooperative sociali, con un ribasso sulla base d’asta del 40% e con un’offerta tecnica ritenuta migliore. Sono l’Ulivo, con sede a Treviglio, la Consorzio e la Berakah. Nove le partecipanti, alcune anche provenienti da Roma, Napoli, Brianza. «I vincitori – ipotizza l’assessore ai Lavori Pubblici Basilio Mangano – hanno presentato una richiesta economica più bassa perché non devono gestire un subappalto e risprmiano sui trasporti, essemndo già sul territorio». La qualità della vita, aggiunge, «passa anche dalla cura e dall’attenzione per il verde pubblico inteso come patrimonio arboreo e parchi, compresi quelli per i bambini. Il nuovo affidamento ha una durata biennale e prevede un investimento di un milione di euro, che ci consentirà di apportare ulteriori migliorie».

L’attività è infatti regolata da un tariffario a cifre concordate. Il Comune attiva le cooperative a seconda delle necessità e a fine anno si conosce l’importo totale della spesa «che però – precisa Mangano – non può sforare il tetto di 1,1 milioni di euro in due anni».

Il Comune, spega l’architetto comunale Francesca Marangoni, «dispone di aree verdi per complessivi 400mila metri quadrati, con 23 parchi pubblici attrezzati per un’area pari a 70mila metri quadrati e un patrimonio arboreo di 10 mila alberi. È in corso il censimento delle piante che si concluderà entro il 2025».

L’offerta tecnica proposta dal vincitore dell’appalto, oltre alle normali attività di pulitura, prevede un impegno «più consistente e completo e soprattutto con notevoli migliorie rispetto al passato», assicura l’architetto Cristina Benigni, responsabile del servizio. «Avremo software che ci consentiranno il monitoraggio in tempo reale degli interventi oltre a un supporto nel censimento dei giochi nei parchi e dell’arredo urbano». Le segnalazioni, che oggi sono ricevute dall’ufficio verde del Comune, passeranno tramite un’email e un numero verde dedicato che saranno attivati entro metà maggio. «Tra le migliorie – conclude Benigni – c’è anche il numero delle squadre impiegate: ne avevamo chieste almeno 2 al lavoro in contemporanea e ce ne sono state garantite 5. Significa che, quando attivate, saranno in grado di garantire il taglio dell’erba in tutta la città in 10 giorni, condizioni meteo permettendo». Il taglio sarà di diversi tipi, a seconda dell’area. In alcune zone utilizzerà la strategia del “munching”, che prevede di triturare l’erba tagliata e lasciarla sul terreno. In altre aree l’erba verrà rimossa e in altre ancora si ipotizza lo sfalcio “a mosaico”, vale a dire che alcune aree dello stesso prato vengono tagliate in periodi diversi così da lasciare sempre una zona con erba relativamente alta a beneficio degli insetti.

Riparte dal nuovo appalto il progetto di Agricoltura sociale guidato dalla Fondazione Cassa Rurale

Il nuovo appalto del verde pubblico dà il via alla «seconda fase» del progetto di agricoltura sociale promosso da Fondazione Cassa Rurale Treviglio, Fondazione della Comunità Bergamasca, Fondazione Banca popolare e Caritas Bergamasca, con il sostegno operativo di Risorsa sociale.

«L’idea – spiega Franco Riz, presidente della Fondazione Cassa rurale – nasce da una constatazione di un paio d’anni fa. Abbiamo rilevato che la Regione ha stanziato fondi per pagare i tirocini di ragazzi con disabilità o fragilità all’interno di aziende del territorio. Molte aziende agricole erano aperte ad accoglierli, ma riconoscevano di non avere le competenze per gestire una persona con fragilità». L’idea è dunque quella, semplice ma fondamentale, di ingaggiare degli educatori che affiancassero i ragazzi nelle prime fasi dell’inserimento lavorativo. Il progetto, nato con spirito pionieristico, è stato un successo fin dal primo anno: «Abbiamo trovato tantissime aziende disponibili – conferma Riz – e generose nell’aprirsi ai ragazzi. Siamo stati in grado di garantire educatori che hanno sostenuto l’inserimento di 15 giovani lavoratori con fragilità. Per due di loro abbiamo raggiunto l’obiettivo massimo: hanno ottenuto, dopo il tirocinio, un contratto a tempo indeterminato».

Il secondo anno del progetto parte dall’appalto del verde trevigliese: le cooperative incaricate si rivolgeranno a risorsa sociale per inserire persone con disabilità nel lavoro, affiancate da educatori pagati dal progetto di Agricoltura sociale.

«Grazie al contributo degli enti coinvolti – spiega la vicesindaco e assessora ai Servizi alla Persona Pinuccia Prandina – si riesce a svolgere un importante lavoro di integrazione di persone disagiate e fragili consentendo di far fare tirocini all’interno di aziende agricole o cooperative sociali». Il fatto che alcuni arrivino all’assunzione dimostra «che si tratta di una vera integrazione che dà sollievo alle famiglie e opportunità ai giovani».

Armando Santus, presidente della Fondazione Banca Popolare di Bergamo tiene ad aggiungere che “l’ampliamento del progetto di agricoltura sociale è una grande soddisfazione. Offrire reali opportunità di lavoro ed emancipazione ai giovani con diverse abilità è la strada maestra per garantire inclusione e cittadinanza, per tutti. Il progetto ci dimostra che siamo sulla strada giusta: attraverso il lavoro e l’autonomia riconosciamo il valore di ciascuno, nelle propria unicità, e diamo il nostro contributo alla promozione del benessere delle persone e della comunità».

Osvaldo Ranica, presidente della Fondazione della Comunità Bergamasca sottolinea come il progetto sia innovativo nell’approccio, nel «fare rete e costruire relazioni significative con le istituzioni e le organizzazioni del Terzo Settore che, insieme, possono fare la differenza. Un modo di agire e di fare solidarietà, quindi, che vuole unire forze, competenze, sensibilità e risorse per generare il miglior impatto possibile per le persone e le comunità».

Lo sviluppo del progetto di agricoltura sociale inclusiva all’attività di manutenzione del verde pubblico «è una buona notizia per i tanti nostri giovani che vedono così moltiplicarsi le opportunità di un buon impiego per loro», è il commento di don Roberto Trussardi, direttore della Caritas diocesana Bergamo. Perché, aggiunge, «il lavoro genera autonomia, crescita personale e sociale. Promuovere lavoro di qualità, assecondando le abilità e le inclinazioni di ciascuno è indispensabile per garantire inclusione e partecipazione, superando la logica antica e frustrante dell’ assistenza. Auspichiamo che questo progetto stimoli anche le nostre parrocchie nell’attivarsi per promuovere sempre di più l’inclusione dei giovani fragili nelle comunità. Tutti insieme possiamo fare la differenza».

Dal 2 al 23 maggio, quattro incontri sull’arte del Novecento con Barbara Oggionni e don Begato

Il Novecento è un secolo di grandi trasformazioni: non solo la tecnologia ha avuto un repentino moto di accelerazione che ha modificato radicalmente gli stili di vita delle persone, ma anche in ambito culturale, comunicativo, le modalità espressive hanno cominciato ad acquisire nuovi linguaggi, hanno attivato nuove modalità di approccio e nuove sensibilità.

Non è sempre facile decodificare l’arte del Novecento, proprio per la molteplicità di linguaggi con cui si esprime; molteplicità di linguaggi che interessano non solo l’arte figurativa, ma un po’ tutte le espressioni dell’uomo, dalla letteratura all’architettura, dalla musica alla pittura.

È proprio su queste ultime due forme d’arte che si concentrano i quattro incontri proposti dall’Istituto Salesiano di Treviglio, che intende così offrire agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e a tutti quanti lo desiderano un percorso di avvicinamento ai molteplici linguaggi dell’arte del Novecento. 

L’intento è indicare un metodo di approccio che evidenzi la contemporaneità dei messaggi dell’arte del Novecento, con una particolare attenzione alle intersezioni tra arte figurativa e musica, strumento che tocca le corde più profonde  e spesso non espresse di ciascuno di noi. 

Gli incontri saranno condotti da Barbara Oggionni e don Marco Begato, rispettivamente insegnanti di storia dell’arte e di filosofia presso lo stesso Istituto; gli appuntamenti saranno i primi quattro  giovedì di maggio, dalle ore 14.30 alle ore 16 presso la Sala Rainoni, con il programma riportato nel volantino.

Ospedale di Treviglio, nuovo orario per le visite: adesso è dalle 11 alle 21

L’ospedale aumenta di 5 ore l’orario di visita quotidiano ai pazienti. La fascia oraria di visita, che fino a poco fa era dalle ore 15 alle 20, da giovedì 25 aprile 2024 è stata ampliata. Adesso i parenti, caregiver e conoscenti dei pazienti ricoverati potranno visitare i loro cari dalle ore 11 alle ore 21 sia nell’ospedale di Treviglio che in quello di Romano.

Fa eccezione soltanto l’SPDC (la degenza psichiatrica) che permetterà la visita ai pazienti dalle ore 16 alle 18 e dalle 19 alle 21.

«È una decisione maturata e condivisa sia con la Direzione sia con gli operatori – spiega il Direttore Generale Giovanni Palazzo – in quanto siamo consci degli indiscutibili benefici, sia psicologici sia clinici, derivanti dall’aver accanto i propri familiari, caregiver e amici durante il ricovero». 

A lezione di gestione dell’ansia un progetto Agape rivolto agli alunni

TREVIGLIO – Imparare a gestire ansia e insicurezze sia a scuola che fuori. Sono i punti cardine del progetto “Impariamo la gestione emotiva” avviato dalla Scuola per Lavorare nell’Agroalimentare di Castel Cerreto in collaborazione con il centro Agape di via Casnida.
Il progetto, spiegano dalla scuola, «prevede alcune lezioni in classe, tenute da docenti professionisti dello staff di Agape, in cui i giovani studenti hanno la possibilità di imparare tecniche di rilassamento mentale e fisico, in modo da alleggerire lo stress e le ansie dovute allo studio e alla vita di tutti i giorni».


«È un’iniziativa che può portare grandi benefici agli studenti – spiega Emanuele Bellani, formatore di Agape ­– l’uso di filmati, il fascicolo guida personale o l’attivazione di piccoli laboratori possono favorire sia l’interazione tra gli studenti che lo stimolo da parte loro verso queste tematiche trattate».


«Imparare a gestire sé stessi e le proprie emozioni – spiega il dirigente scolastico Clay Cassis ­– fa parte di un processo di sviluppo e consapevolezza di sé che riteniamo fondamentale per la crescita dei ragazzi. Per questo motivo abbiamo dato vita a questa attività che punta a sviluppare capacità di gestione di ansia e stress e a potenziare le abilità di relazione e di comunicazione dei ragazzi».

Emanuele Bellani, formatore di Agape

Museo «La Porta del Cielo»: ecco come prenotare le visite

ARTE – Il museo «La Porta del Cielo» di piazza Manara a Treviglio è aperto ad ingresso gratuito e senza prenotazione il mercoledì dalle ore 15 alle 18. Il sabato e la domenica, gratuitamente ma su prenotazione, dalle ore 14.30 alle 18.30. Un ricco apparato multimediale accompagna i visitatori a scoprire il Polittico di San Martino e le altre opere d’arte custodite nel museo.

Prenotazioni e ulteriori informazioni su http://www.laportadelcielo.it.

Le visite guidate e l’apertura del museo sono rese possibili grazie al «Grappolo», un gruppo di volontari formati specificamente. Per informazioni: info@laportadelcielo.it

Furto di identità e di soldi in pratica un caso al giorno

BERGAMASCA – Un caso al giorno, tutti i giorni. Basta poco per finire nella rete delle frodi creditizie: qualche dato sensibile incautamente seminato su internet, specie sui social, e magari pure un dettaglio sulla propria carta di credito o sul conto corrente. Il guaio è fatto, e allora ecco che qualcuno – appropriandosi di quell’identità – accende un prestito, oppure acquista un’auto, una moto o uno smartphone alla moda, o – ancora – prenota un viaggio.
Nel primo semestre 2023 in provincia di Bergamo si sono contate 203 casi di frodi creditizie da furto d’identità, appunto più di una al giorno in media, in crescita del 16% rispetto alle 175 del primo semestre 2022. Lo raccontano i dati dell’Osservatorio Crif, che da anni monitora il fenomeno.
La Lombardia è la prima regione con 2.518 frodi in sei mesi e Bergamo è la sesta provincia lombarda, dopo Milano (791 frodi), Brescia (290), Monza e Brianza (247), Varese (238) e Pavia (222).
La dinamica è ormai consolidata: appropriandosi di un codice fiscale e di altri dati anagrafici e personali (in alcuni casi utilizzando documenti contraffatti), qualcuno fa «affari» al posto della malcapitata vittima.
A livello nazionale l’importo medio di queste frodi è di 4.485 euro.
La tipologia più diffusa di frode è quella dei prestiti (o finalizzati all’acquisto di un determinato bene o prestiti personali), che pesa per il 56,2% di tutte le frodi creditizie: i finanziamenti fraudolenti, servono principalmente per acquistare elettrodomestici (34,6% dei casi nel primo semestre 2023), auto o moto (16,5%), prodotti di abbigliamento o di lusso (9,4%), prodotti di telefonia, informatica o elettronica (8,0%) e via elencando. Il 23,8% delle vittime ha tra i 18 e i 30 anni, il 20,5% tra i 31 e i 40 anni, il 22,8% ne ha 41-50, il 17,9% è un cinquantenne, il 14,4% ha più di sessant’anni.
Di «fenomeno in continua evoluzione» parla Beatrice Rubini, executive director della linea Mister Credit di Crif: «L’andamento fotografato dal nostro osservatorio mostra come questi atti criminali siano sempre più sofisticati e colpiscano trasversalmente i consumatori di qualsiasi età e provenienza geografica.
Diviene indispensabile prestare attenzione quando si utilizzano i propri dati personali e finanziari per evitare di incappare in questo fenomeno».
Per prevenire, serve soprattutto un corretto uso della rete e in particolare dei social: «Nel contesto di una crescente digitalizzazione – sottolinea Fabrizio Arbonesi, senior director di Crif –, i rischi sono sempre più rilevanti ed è necessaria una costante attenzione da parte dei player finanziari per fronteggiarli, attraverso l’utilizzo di sistemi evoluti e tempestivi di prevenzione che si possano facilmente integrare nei processi di digital lending (cioè nei prestiti e finanziamenti erogati attraverso piattaforme digitali, ndr)».
Spesso queste frodi vengono scoperte solo a distanza di mesi (o addirittura anni) da quando il fatto si è compiuto: secondo l’Osservatorio Crif, «quasi la metà dei casi viene scoperto entro 12 mesi (in aumento del +24,8% rispetto al I° semestre 2022). Ma continuano a emergere casi di frode messi in atto 3, 4 e anche dopo 5 anni».
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Cantieri, lo stato di avanzamento dei lavori finanziati nel 2023

TREVIGLIO – In vista dell’approvazione del Bilancio, gli uffici comunali che riferiscono all’assessore Basilio Mangano hanno realizzato un documento che dettaglia lo stato di avanzamento dei lavori pubblici in città finanziati nel 2023. Emerge un totale di opere per 9,2 milioni di euro.
Le opere legate alla viabilità, dettaglia Mangano, «presentano investimenti per 7 milioni e 340 mila euro, a dimostrazione di come la città sia un cantiere in movimento tra nuove realizzazioni, opere di manutenzione e progetti in via di attuazione».
Il dettaglio è illustrato dal tecnico comunale Matteo Perletti: le strade e i marciapiedi costati al Comune 450 mila euro, riferisce, sono stati completati al 95%. È in vista il completamento degli ultimi marciapiedi di via Vittorio Veneto, via Carducci e via Milano. È ormai pronto il progetto esecutivo per la riqualificazione di via Mazzini che andrà in gara in aprile, aggiunge, precisando che sarà il primo ambito di investimento di Enel X, l’azienda che ha ottenuto l’appalto di gestione dell’illuminazione pubblica. In via Mazzini installerà dei nuovi lampioni che poi si allargheranno a tutta la città, progressivamente, negli anni dell’appalto.
Altri 325 mila euro sono stati stanziati per l’area sosta attrezzata della Fiera (collaudata nel 2023 e già in uso), mentre 850 mila euro, riferisce l’architetto comunale Cristina Benigni dell’assessorato ai Lavori Pubblici, sono stati stanziati per il parcheggio a sud della Fiera. Coprirà 6.300 metri quadrati e il progetto, al momento, è nella fase della contrattazione con i proprietari dei terreni per l’acquisizione bonaria delle aree necessarie. La rotatoria di via Redipuglia verso Calvenzano, completata, è costata 600mila euro.
Tra le opere finanziate c’è anche il parcheggio dell’area mercato, per il quale sono stanziati 200 mila euro. Il cantiere attende che arrivino giorni più caldi, così da poter completare la parte superiore dei muretti, che fungeranno da sedute, e l’asfaltatura con tracciatura delle strisce e posa dei cartelli.
L’ambito del verde pubblico ha assorbito nel 2023, un milione di euro dalle casse comunali, spiega l’architetto Francesca Marangoni dell’Ufficio del verde.
Tra questi, 300 nuove piantumazioni da 185mila euro nel 2023 e 140 nel 2024, 37mila euro per i nuovi giochi inclusivi del parco in Largo Marinai d’Italia, 90mila euro per la manutenzione straordinaria e 214mila euro per parchi e aree gioco.
Il parco della Geromina costerà 200 mila euro. Come già spiegato ampiamente in passati numeri del giornale, sarà un parco tematico con una pista ciclabile che verrà utilizzata per l’educazione stradale all’interno del quale troverà spazio anche un campo da beach volley. Lo stato di attuazione è nella fase del progetto esecutivo.
Attività ecologica e anti spreco, invece, per rogge e riali. In sinergia con il Consorzio di bonifica che ha stanziato 180 mila euro per l’anno in corso (in totale 360mila euro) sono previsti gli interventi di impermeabilizzazione dei fondi di alcuni tratti per evitare la dispersione. Anche nel ricordo della siccità estiva del 2022 e della necessità di non sprecare acqua.
L’architetto Paolo Mattarozzi spiega quali servizi sono stati attuati nel cimitero della città: «La convenzione triennale con l’impresa è di 182 mila euro annui e riguarda da una parte il miglioramento dei servizi dall’altra le manutenzioni». La segnaletica «è stata rinnovata e installato un nuovo totem sul quale sono indicati i loculi e la loro posizione. Sono stati rifatti anche i vialetti interni per garantire maggior sicurezza ai visitatori oltre che decoro». Per il totale degli interventi il costo è stato di 492 mila euro.
F.M.

Da sinistra, il tecnico comunale Matteo Perletti, l’architetto comunale Cristina Benigni, l’assessore Basilio Mangano, l’architetto Paolo Mattarozzi e l’architetto dell’ufficio verde Francesca Marangoni

La tariffa puntuale riduce l’indifferenziato del 35%

TREVIGLIO – La raccolta puntuale della spazzatura diventa anche tariffa puntuale. Avviata nel 2022 in modo sperimentale nel quartiere Ovest, poi alla Geromina e infine allargata a tutta la città, da quest’anno la nuova modalità di raccolta dei rifiuti porta a porta si attiva a pieno regime.
Per i cittadini non cambia molto nelle modalità di conferimento dei rifiuti. Ciò a cui fare attenzione è differenziare bene, così da ridurre la frequenza con cui si mette in strada il bidone dei rifiuti indifferenziati. Perché, oltre una certa soglia, si pagherà un sovrapprezzo sulla TARI.
Le soglie saranno da definire in Consiglio comunale, ma tra i documenti della giunta si ipotizza una soglia di 10 svuotamenti per nuclei familiari di 1 persona, 15 svuotamenti per nuclei da 2 persone, 16 svuotamenti per nuclei da 3 persone, 19 svuotamenti per nuclei da 4 persone, 22 svuotamenti per nuclei da 5 persone, 22 svuotamenti per nuclei da 6 o più persone. Con bidone da 40 litri per nuclei da 1 o 2 persone e bidone da 50 litri per 3 persone o più. «Quantità – afferma il sindaco Juri Imeri – ipotizzate sulla base dei dati raccolti negli anni di sperimentazione». Nei quali, aggiunge, «la progressione è stata molto positiva grazie ai trevigliesi che hanno man mano imparato a riciclare sempre meglio».
Il tasso di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti conferiti è infatti salito dal 77% del 2022 all’83.5% del 2023, precisa l’assessore all’ambiente Michele Bornaghi, con un risparmio per le casse comunali di circa 160mila euro. «Oltre agli importanti obiettivi ambientali – precisa l’assessore – con la tariffa puntuale otteniamo anche un contenimento della Tari che dovranno pagare i cittadini: aumenterà mediamente del 3% a fronte di un aumento istat dell’8,1%».
In città, precisa il direttore tecnico di Geco, Maurizio Rota, «la raccolta del vetro sta leggermente calando, come anche accade in tutti gli altri comuni che serviamo. La plastica è aumentata del 25%, l’organico del 15%». Ciò dipende anche dalle scelte dei consumatori, dall’aumento dei costi delle materie prime, dalle scoperte tecnologiche che rendono sempre più adatti agli alimenti la plastica e il tetrapak. Ma anche, rivendica, «dalla raccolta puntuale che non riduce i rifiuti, ma li sposta dall’indifferenziato al differenziato».
I dettagli dei costi e del numero dei conferimenti saranno definiti in Consiglio comunale entro il 30 aprile. Conviene però iniziare già a tenere il conto di quante volte si espone in strada il bidone dell’indifferenziato, dato che il conteggio, pare di capire, inizia dal primo gennaio 2024. Ed è effettuato sulla base dei sensori dei camion di Geco, che dialogano con i microchip personali contenuti in ogni bidone della città contando quante volte vengono avvicinati al cassone del camion.
Filippo Magni

Nella foto: la presentazione dei dati 2023 e Tarip 2024 nell’aula consiliare «Trento Longaretti»

Tossicodipendenti in aumento: da 372 a 396 nell’ultimo anno

TREVIGLIO – È allerta anche nella Bergamasca sul fronte della diffusione delle droghe sintetiche. Le sostanze chiamate «Catinoni» stanno destando viva preoccupazione tra gli operatori dei Servizi che si occupano di dipendenze da sostanze stupefacenti. I pochi casi riscontrati – quattro in tutto – hanno evidenziato la pericolosità di queste droghe sull’equilibrio psichico degli assuntori.
Questo campanello d’allarme emerge dal bilancio dell’attività del 2023 dello Smi (Servizio multidisciplinare integrato) di Treviglio e dell’Aga (Associazione genitori antidroga) di Pontirolo Nuovo. Un bilancio che mostra un aumento delle persone prese in carico per problemi di dipendenza da sostanze, rispetto al periodo segnato dal Covid. Gli Smi sono gli equivalenti privati dei Ser.d (Servizi dipendenze pubblici) che curano a livello ambulatoriale persone affette da vari tipi di dipendenze.
A quello dell’Aga di Treviglio afferiscono utenti da tutta la provincia, con una percentuale maggiore (fra il 70 e l’80%) dalla Bassa Bergamasca, dall’Isola e da Bergamo. Quelli con un problema di tossicodipendenza presi in carico nel 2023 sono stati 396 (346 maschi e 50 femmine), in aumento rispetto al 2022 quando erano stati 372.
Di questi, 257 si sono rivolti allo Smi di Treviglio dell’Aga per dipendenza da cocaina, 67 da cannabis, 51 per eroina e 21 per «altro». Nella voce «altro» è compreso un numero che potrebbe apparire statisticamente insignificante, ma rappresenta invece un segnale d’allerta da non sottovalutare: quattro sono le persone che hanno chiesto aiuto allo Smi di Treviglio per dipendenza dalle droghe sintetiche dette «Catinoni». Le sostanze si presentano solitamente come una polvere bianca da sniffare (sono sostanze strutturalmente analoghe al «Catinone», molecola psicoattiva presente in natura nella pianta del Khat).
«Non è una droga nuova, ma è la prima volta che ne rileviamo la presenza sul nostro territorio di competenza – sostiene il responsabile del servizio, Roberto Santarpino – e il fatto ci preoccupa molto. Si tratta di una sostanza disinibente che ha un impatto devastante sugli equilibri psichici e psichiatrici del suo consumatore. L’abbiamo visto con i nostri occhi: anche se assunta per un breve periodo, come fra i sei mesi e un anno, rischia comunque di mandare letteralmente fuori di testa. Senza dimenticare, poi, anche i gravi effetti sul fisico che può causare, come l’insufficienza renale».
I casi rilevati dallo Smi di Treviglio non sono passati inosservati e sono entrati nella campagna di monitoraggio sulla specifica sostanza che stanno portando avanti altri enti e istituzioni che si occupano del contrasto alle sostanze stupefacenti.
A cominciare dal laboratorio Cedam (Centro diagnostico ambrosiano) di Milano, a cui l’Aga manda il materiale biologico degli utenti che prende in carico perché vengano analizzati. «In diversi casi – rivela Santarpino – i risultati di queste analisi smentiscono quanto ci hanno detto le stesse persone che si rivolgono a noi. Ciò dimostra che, a volte, non sanno nemmeno cosa assumono. E ciò, ovviamente, aggrava ancora di più il quadro della situazione cui ci troviamo di fronte».
La cocaina rimane, comunque, la sostanza più consumata e che interessa trasversalmente le persone di ogni età, estrazione culturale ed economica. Segue poi la cannabis «che – continua il responsabile del servizio – non ci stancheremo mai di ripeterlo, non è affatto vero che non crea dipendenza: chi si rivolge a noi con questo problema, da giovani ad adulti.

Caravaggio, il ‘Distretto del commercio’ è una realtà: per il 2024 già stanziati 44.500 euro per le iniziative

Il Comune di Caravaggio, con deliberazione della Giunta Comunale del 12 dicembre di quest’anno ha approvato l’individuazione del Distretto urbano del commercio, in sigla Duc; approvato la Relazione illustrativa, il Programma di distretto (comprensivo del piano finanziario) e gli interventi previsti per la parte di propria competenza, nonché la cartografia; deliberato di presentare alla Regione Lombardia la domanda di riconoscimento del Distretto e dato mandato al sindaco Claudio Bolandrini di sottoscrivere la richiesta e procedere alla presentazione della stessa; dato mandato al sindaco di sottoscrivere l’Accordo di distretto. I partner fondatori del neonato Distretto sono il Comune di Caravaggio, Ascom Bergamo e Confesercenti Bergamo. L’accordo di distretto prevede che i soggetti sottoscrittori conferiscono mandato al Comune di Caravaggio, capofila del partenariato, al fine di inviare e presentare a Regione Lombardia richiesta di individuazione del Distretto del commercio. Sono organi di governo del Distretto la ‘Cabina di regia’ e la ‘Consulta del distretto’. La Cabina di regia è un organo di governo strategico del partenariato, cui compete il conseguente potere decisionale, di indirizzo e di controllo sulle attività del Distretto ai quali gli altri organi devono attenersi. Si riunisce almeno una volta ogni tre mesi, anche in modalità a distanza e telematica. Attraverso la Cabina di regia avvengono i processi decisionali del Distretto, nel rispetto dei criteri di agilità gestionale ed efficienza d’azione, nell’ottica di un approccio sinergico e condiviso. I soggetti che compongono la Cabina di regia sono due rappresentanti del Comune di Caravaggio (il sindaco con funzione di presidente e l’assessore al Commercio), un rappresentante dell’associazione Ascom Bergamo e un rappresentante dell’Associazione Confesercenti Bergamo. Presenzia alle sedute della Cabina di regia il responsabile dell’Area III – Tributi e SUAP – Ufficio Commercio – o un suo delegato, con funzioni di segretario verbalizzante. La Cabina di regia delibera a maggioranza degli aventi diritto. A ciascun rappresentante è riconosciuto un voto. In caso di parità si attribuisce prevalenza alla volontà espressa dal membro con funzione di presidente. Sono incompatibili dalla nomina a rappresentante del Comune di Caravaggio e devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione coloro che hanno sul territorio interessi economici propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado. Al primo atto di partecipazione alla Cabina di regia viene sottoscritta e depositata una dichiarazione sostitutiva di atto notorio che accerta l’assenza di cause di incompatibilità note, con l’obbligo di segnalare prontamente qualunque ipotesi di eventuale incompatibilità sopravvenuta. 
La Cabina di regia, in particolare: svolge un ruolo di soggetto attivo e promotore del lavoro di miglioramento, implementazione ed eventuale aggiornamento del Programma di intervento, nel rispetto, comunque, delle finalità dell’accordo; cura che le iniziative e le azioni svolte nel Distretto, nel rispetto del Programma di intervento, siano costantemente mirate al pieno coinvolgimento di tutta l’area territoriale del Distretto; si adopera affinché il Distretto sia il luogo strategico per la promozione del tessuto economico; approva la definizione in dettaglio dei progetti; definisce il processo di progettazione integrata che è alla base della costruzione e della sostenibilità nel tempo del Distretto commerciale attraverso l’individuazione di ulteriori opportunità di sviluppo e una capacità di attrazione di risorse aggiuntive; monitora la realizzazione del Programma di intervento e la sua corretta attuazione; approva l’ammissione di eventuali nuovi partner che abbiano richiesto, dopo la costituzione, di aderire al Distretto; approva la destinazione e l’utilizzazione di eventuali finanziamenti del Distretto; può nominare il ‘Manager del Distretto’ con i relativi compiti, nel rispetto di quanto previsto nell’Accordo di Distretto. La nomina del Manager di Distretto deve essere assunta all’unanimità. 
La Consulta del Distretto è composta dai rappresentanti di tutti i partner di Distretto, sia sottoscrittori dell’accordo, sia successivamente ammessi al partenariato. Main partner sono Credito Cooperativo di Caravaggio Adda e Cremasco Cassa Rurale. La Consulta del Distretto ha la funzione di avanzare proposte e articolare le istanze del territorio e dei soggetti pubblici e privati interessati alla realizzazione del Distretto, con lo scopo di inserirle nel programma d’intervento se coerenti, di coordinare gli eventi e le iniziative sul territorio e di collaborare al reperimento delle risorse necessarie a sostenere l’attuazione delle misure d’intervento, in addizionalità al finanziamento pubblico. Per il 2024 sono già stati stanziati 44.500 euro per gli interventi previsti. In particolare, nella fase iniziale sono previste queste attività strategiche: creazione del logo, piano di comunicazione con promozione di prodotti e realizzazione di eventi e manifestazioni, realizzazione di un database di operatori, sviluppo di itinerari di promozione della conoscenza e della fruibilità del territorio, convenzioni con aziende locali.
“Il Distretto del Commercio di Caravaggio consentirà di promuovere e valorizzare il commercio del territorio attraverso una visione di investimento strategica e condivisa e per questo capace di intercettare le risorse che Regione Lombardia mette periodicamente a disposizione per aumentare la competitività, l’attrattività e l’offerta delle attività commerciali locali a vantaggio degli operatori e dei cittadini”, sottolinea il sindaco Claudio Bolandrini. Gli fa eco l’assessore al Commercio, Yuri Cattelani: “Il Distretto del Commercio è uno storico passaggio che consentirà a Caravaggio di potenziare la propria attrattività commerciale, turistica e quindi residenziale. Metterà al tavolo i rappresentanti di interessi del territorio per concertare strategie di sviluppo e costruire la Caravaggio futura. Ogni partner ha specificità ed esperienza nel proprio settore e sarà fondamentale per questo progetto”.

Fabio Conti